TFM: Cos'è e perché è fiscalmente vantaggioso
di Lorenzo Dragoni | pubblicato il 9 febbraio 2021
Se sei un amministratore di una società, il TFM è una vera opportunità
TFM è l'acronimo di Trattamento di Fine Mandato; è un'indennità che una società può riconoscere ai propri amministratori una volta terminato l'incarico.
Una parte del compenso viene accantonata, con frequenza mensile o annuale, in un fondo appositamente creato per poi liquidare la somma totale alla fine del mandato (non quindi al raggiungimento di un traguardo pensionistico). Una sorta di TFR dei dipendenti. A differenza di quest'ultimo, il TFM è facoltativo e può essere erogato nei confronti di amministratori di società e collaboratori. L'amministratore rinuncia a una parte di quanto gli spetta durante il periodo di lavoro per poi ricevere la somma accantonata soltanto al termine dell'incarico.
A differenza del TFR che è riconosciuto dalla legge ai lavoratori dipendenti, per il TFM non esiste alcuna norma di riferimento ma è una facoltà che l'azienda può riconoscere agli amministratori in maniera molto flessibile. Prevale ampia autonomia negoziale tra le parti anche circa l'ammontare da destinare. A tale proposito, nonostante la legge non preveda specifici limiti minimi e massimi, è doveroso rispettare il principio di ragionevolezza e di congruità. Si dovrà quindi tenere presente:
- la realtà economica dell'azienda
- il fatturato
- il compenso dell'amministratore (è consigliabile che l'accantonamento del TFM non superi il 20-30% del compenso annuo)
Perché con il TFM paghi meno tasse?
Per l'azienda, l'accantonamento annuale nel Fondo di Trattamento di Fine Mandato, così come avviene per il TFR dei dipendenti, è un costo interamente deducibile e come tale riduce l'imponibile (sul quale poi si pagheranno le tasse).
Facciamo un esempio:
L'azienda BIANCHI SRL annualmente accantona € 50.000 di TFM, attraverso una polizza, a favore di due amministratori. Considerando che l'aliquota IRES è attualmente del 24%, il risparmio fiscale è di euro 12.000.
Vediamo quali sono i vantaggi per l'amministratore.
Dal punto di vista fiscale l'amministratore, quanto andrà a incassare l'accantonato nel TFM (quindi al termine del mandato con l'azienda), potrà beneficiare di una tassazione agevolata. La "buonuscita" dell'amministratore non viene tassata come redditi da lavoro, secondo gli scaglioni IRPEF, bensì in base all'aliquota media pagata nei due anni precedenti.
Facciamo anche in questo caso un esempio: MARIO BIANCHI, amministratore della BIANCHI SRL, ha accantonato 25.000 euro annui per 10 anni. Il capitale accantonato a termine mandato è di € 250.000 sui quali pagherà € 62.500 di tasse anziché € 107.500. Se al vantaggio fiscale per l'amministratore (€ 45.000) consideriamo le tasse non pagate dall'azienda (c.a. € 120.000 di due amministratori), per effetto della deduzione dei costi, il vantaggio è notevole. Spesso assistiamo a casi dove l'amministratore e azienda "abitano nella stessa casa".
Oltre al vantaggio fiscale per l'amministratore, Il TFM può essere considerato come un accantonamento pensionistico, senza però avere i vincoli del Fondo Pensione.
Se hai trovato queste informazioni preziose per te o per la tua azienda, scrivimi; analizzeremo la tua posizione e studieremo la soluzione più indicata.