Finanza e Ambiente: l'impegno per salvare il pianeta.

In questi giorni è in corso a Glasgow la conferenza sul clima, definita l'ultima opportunità per fermare il riscaldamento globale, organizzata dall'Onu. Oltre 200 Paesi al mondo uniti con lo scopo di impegnarsi in iniziative condivise. Ciascun paese si è promesso di creare un piano nazionale indicando la misura della riduzione delle emissioni. L'obiettivo comune è l'azzeramento delle emissioni entro il 2050 e il contenimento dell'aumento delle temperatura globale a 1,5°. L'emissione di C02 nell'atmosfera è aumentata enormemente nell'ultimo secolo a causa delle attività umane. Cina e Brasile (Amazzonia polmone  del mondo) si sono impegnati a fermare la deforestazione mondiale entro il 2030 con 9,2 miliardi di dollari fra fondi pubblici e privati.

Dati relativi al grafico: https://ourworldindata.org/grapher/annual-co2-emissions-per-country?tab=chart

Molti esponenti dei paesi del globo, tra cui Draghi, chiedono uno sforzo maggiore tra fondi pubblici e privati per finanziare iniziative atte a raggiungere gli obiettivi preposti. 

Come si sta muovendo quindi la finanza mondiale? Più di 450 società, da 45 Paesi sono pronte a mettere a disposizione 130mila miliardi di $ per la transizione energetica. Una coalizione (Glasgow financial alliance for net zero) che unisce fondi, banche e società di gestione. (57 trilioni di dollari da SGR, 63 trilioni di dollari da banche e 10 dai fondi pensione).

La Gran Bretagna si candida come primo centro finanziario mondiale allineato alle emissioni zero. Per le società quotate a Londra e fondi con sede nel Regno Unito, sarà presto obbligatorio (dal 2023) la pubblicazione di un piano attuabile in cui venga spiegato come ogni società ha intenzione di procedere alla decarbonizzazione nei prossimi decenni, fissando obiettivi su base annuale.

Quali potrebbero essere quindi gli impatti finanziari sui tuoi risparmi?  Con l'impegno serio di tutto il globo a ridurre le emissioni, settori legati ai combustibili fossili e privi di un piano di transizione, potrebbero soffrire nel lungo periodo. Altri settori, ad esempio quelli legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, potrebbero crescere nel lungo periodo.

Tu cosa ne pensi della questione clima? Riuscirà il mondo a rallentare il riscaldamento climatico?

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Lorenzo Dragoni

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 691 del 21/09/2015

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